La Civetta
Roberto Crippa (Monza, 7 maggio 1921 – Bresso, 19 marzo 1972) è stato pittore, scultore e aviatore italiano.
Diplomato all’Accademia di Brera, aderisce al movimento spazialista con Lucio Fontana, Giorgio Kaisserlian, Carlo Cardazzo, Milena Milani, Cesare Peverelli. E’ l’ambiente artistico che, nei primi anni ’50, frequenta anche Remo Brindisi. In questo contesto e nella comune partecipazione alle Biennali e Triennali di Venezia e Milano l’amicizia tra Brindisi e Crippa si rinsalda.
Alle prime sperimentazioni a carattere geometrico e astratto Crippa associa dipinti polimaterici, che trovano ulteriore sviluppo in opere realizzate in ferro, bronzo e acciaio, ispirate al simbolismo primitivo.
Nel 1960 inserisce nella sua produzione opere realizzate in amianto, sughero, carta di giornale e carta velina, unendo colori e materiali diversi. La sua fama oltrepassa i confini nazionali, arriva ad organizzare mostre in Giappone, Stati Uniti e Australia.
Nel 1962 Crippa rimane vittima di un incidente di volo che lo costringe sulla sedia a rotelle per quasi un anno. Riferiti a questa fase sono i paesaggi, astratti e polimaterici. Sempre di questo periodo sono le amiantiti, non-dipinti realizzati con sottili fogli di amianto applicati su una tavola incisa.
Appassionato di acrobazia aerea nel 1972, durante un volo di preparazione ai Campionati Mondiali, Crippa precipita con il proprio velivolo nei dintorni dell’aeroporto di Bresso, trovando la morte assieme al suo allievo Piero Cresi che lo accompagnava nel volo. Riposa nel Cimitero Monumentale di Milano, in una tomba progettata da lui stesso, sormontata da una sua scultura.
La civetta nei reperti archeologici del Museo Delta Antico: