Il cigno
Nel 1973, in occasione della XV Triennale di Milano, nell’ambito del progetto “Contatto Arte/Città” ideato e coordinato da Giulio Macchi, vengono realizzate dodici opere e installazioni di arte pubblica di altrettanti artisti (tra cui Arman, Corneille, Alberto Burri, Undertwasser, Giorgio Amelio Roccamonte, Sebastian Matta, Umberto Bignardi, Gino Marotta, Alfredo Pizzo Greco) poste all’interno del Parco Sempione e in altri punti della città.
Nell’ambito di questo progetto, De Chirico progetta La piscina dei bagni misteriosi, realizzata dalla ditta Margraf di Vicenza specializzata nella lavorazione del marmo.
Nel catalogo della mostra milanese, de Chirico spiega così l’origine del tema: “L’idea dei ‘bagni misteriosi’ mi venne una volta che mi trovavo in una casa ove il pavimento era stato molto lucidato con la cera. Guardai un signore che camminava davanti a me e le di cui gambe riflettevano nel pavimento. Ebbi l’impressione che egli potesse affondare in quel pavimento, come in una piscina, che vi potesse muoversi e anche nuotare. Così immaginai delle strane piscine con uomini immersi in quella specie di acqua-parquet”. Le cabine raffigurate nelle opere di De Chirico su questo tema sono un ricordo d’infanzia della spiaggia di Volos, sua città natale.
Esposta all’aperto nel Parco Sempione, senza adeguate protezioni, l’opera ha subito nel tempo numerosi atti vandalici e negli anni 2001, 2009 e 2015 è stata oggetto di importanti restauri.
A motivo di tutela le sculture originali dei bagnanti e del pesce, realizzate direttamente da De Chirico, sono attualmente ricoverate all’interno del Museo del Novecento all’Arengario; nella sede originale ne è stata collocata una copia.
Il plastico prototipo de La piscina dei Bagni misteriosi è stata donato da De Chirico e Macchi all’allora presidente della Triennale di Milano, Remo Brindisi, che lo ha esposto nella sua Casa Museo, al Lido di Spina. Nel prototipo sono presenti la Cabina, la Rotonda, il Pesce, il Cigno, la Palla, la Cascata e il Sole con l’Ombra capovolta. Mancano i nuotatori. Rispetto al prototipo sono state poi variate alcune posizioni degli elementi allestiti al Parco Sempione di Milano.
Il cigno nei reperti archeologici del Museo Delta Antico: